Finisce così questo 2021. Così come era iniziato: col Covid, non chiusi in casa come un anno fa, ma molto limitato in quello che si può e non si può fare. Odio fare i bilanci: a volte ci sono anni positivi, molti altre negativi, e di recente… non è proprio andato tutto benissimo. E quest’anno, purtroppo, è un altro anno da seppellire e dimenticare.
A marzo, ho venduto la mia casa. Quella casa che significava ben più che quattro mura e un tetto, ma rappresentava tutti i miei sforzi, il mio progetto, per una vita lineare e serena insieme ai miei affetti. Insieme a quella casa, e a quella porta che si è chiusa per sempre, se ne sono andati ricordi e un passato ….ma soprattutto si è chiuso un futuro che avrebbe dovuto essere diverso. Ma che chissà perchè…. è andato così.
Più tardi…. ho dovuto lasciare andare una persona importante, forse la più importante, per me. Una persona che ha lasciato un vuoto dentro di me, che ha causato un peso, un macigno che a volte è insopportabile. Una persona che mi ha fatto provare il sentimento più grande che potessi immaginare, ma anche il dolore più grande che potessi provare.
Nel mezzo… un nuovo lavoro, un nuovo inizio. Forse non quello che volevo, forse non quello che speravo, forse non quello che immaginavo. Sicuramente un lavoro più challenging del precedente, ma quanto meno…. un lavoro che mi fa di nuovo sentire vivo, questo sì, parte di un mondo e di un contesto…. che più mi appartiene e mi connota. L’unica nota positiva, forse, in questo anno veramente ma veramente difficile.
Perchè in tutto questo, c’è il resto… il resto fatto di difficoltà, di sacrifici, di una situazione di padre separato faticosa da mantenere, sia economicamente che dal punto di vista organizzativo e logistico. Ho provato a perdonarmi e a perdonare, ho provato a girare pagina. A volte ci sono riuscito, molte volte invece i ricordi, la rabbia, i mille progetti che avevo e che sono falliti… hanno avuto la meglio. Sono caduto, mi sono rialzato, sono caduto di nuovo e sono ancora oggi in piedi. Un amico ex collega in un messaggio mi ha scritto: “guarda sempre avanti”. E ha ragione, se non fosse che non è sempre facile, perchè ogni volta, ogni volta che ci si rialza… si lascia a terra qualcosa di noi.
Un’altra amica, su facebook, nel giorno del suo 40esimo compleanno ha scritto una frase molto bella, che rubo e faccio mia qui.
Ma come in ogni battaglia o sfida le cicatrici rimangono e ogni tanto fanno male ed i pensieri, i ricordi tornano forti. Ma equilibrio significa anche questo: “ricentrarsi” e trovare la forza in se stessi e in chi abbiamo accanto.Ogni tanto vacillo, sono umana , ma capita che vacillando mi faccio più male io di quanto mi farebbe male cadere.
E quindi mi domando ne vale la pena? La risposta che oggi mi do è NO. Quindi non mi resta che sperare che nel mio “nuovo viaggio” anche questa cosa cambi e le ferite, i pensieri e i ricordi, facciano sempre meno male anche quando tornano a farsi sentire
Quindi…. guarda sempre avanti. E’ quello che voglio provare a fare da oggi, nel 2022, e in questa mia seconda possibilità. Perchè sono sicuro che la vita ha ancora qualche sorpresa, e stavolta positiva, da regalarmi. Deve essere così, voglio che sia così. Tanti auguri e … buona vita.