Un nuovo giorno o un giorno nuovo

Avevo tantissimi titoli da utilizzare per questo post…. “ricominciamo”…. “ancora”…. tutti titoli di canzoni, o altri come “di nuovo da zero”…. alla fine ho scelto questo, che è il titolo di una canzone di Claudio Baglioni. Che racconta un po’ come la vita va avanti , si ripete, quasi ciclicamente, quasi a ripetersi, giorno dopo giorno, dopo giorno, dopo giorno. Sempre uguale… e tutti alla ricerca di un miglioramento:

E tutti quanti
A risalir dal fondo
E andare avanti
Come se iniziasse il mondo
E tutti accanto
E ognuno un po’ da solo
A dire quando
Si potrà partire in volo

Oggi si chiude un altro ciclo… un lavoro…. quel lavoro che avrebbe dovuto rilanciarmi, quel lavoro in cui avevo messo anima e corpo negli ultimi 3 anni e mezzo per arrivare vicino, e dico vicino, a dove ero 8 anni fa. Invece niente…. il tempo passa, le cose cambiano, le premesse pure, le persone anche…. e dopo 3 anni e mezzo sono punto e accapo, con una strada chiusa di fronte e quindi… a dover cambiare per rimettermi sul trampolino di lancio.

Perchè in fondo non mi posso rassegnare e non pensare a quello che ero, a quello che sono, a quello che valgo. Ho già dovuto rinunciare a tanto altro…. questo no, questo dipende solo da me e da nessun altro…. quindi Paolo non ci sono scuse, ci si rimbocca le maniche e … sì, si riparte. Ancora, di nuovo. E stavolta anche da piu’ lontano…. in un mercato nuovo, in un settore diverso dalla mia confort zone, in una città che non è Milano, la mia Milano.

Persone nuove, volti nuovi, tutti con grandi aspettative da me…. e a dire il vero pure io, con grandi aspettative, da me…..

E tutto questo in mezzo a mille pensieri, i soliti, da sempre…. che non mi lasciano, non mi mollano, e rendono ogni giorno pesante dentro di me. Tutto questo in mezzo all’ennesimo trasloco (e sono quasi certo che non sarà l’ultimo). Se dovessi fare una battuta per sdrammatizzare mi direi… “non te ne fai mancare una eh?…..”

Si chiude questa giornata, in cui ho salutato il mio Q5 che tanto ho desiderato da sempre…. la prima macchina che ho guidato per andare a Montecarlo per lavoro, la prima… che mi ha portato tante gioie (e dolori). Quella che sicuramente mi inonda di piu’ la testa di pensieri. Si chiude questa giornata che mi ha visto riprendere il treno… Trenord… dopo 8 anni. Otto anni. E si tornerà indietro… a fare il pendolare. E poi chissà, magari fra altri 8 anni…. forse riuscirò finalmente ad avere un lavoro sotto casa…. e a mandare affanculo la tangenziale e il traffico.

E pensare che era tutto così lineare un tempo…. diritto… come avevo da sempre previsto e pianificato. Ostacoli ce n’erano, ma sapevo come superarli. Anzi, sapevo prevederli e superarli. Poi a un certo punto è girato tutto…. A dire il vero nemmeno così dall’oggi al domani, ma certamente dopo un po’ …. è svoltato. E da lì… niente, ci siamo persi.

Ma com’era quel libro…? Ovunque io sia…. torno a prendermi.

Per ora, mi accontenterei solo di un poco… di un pochino di monotonia, di serenità. Tutto qui… nemmeno chiedo troppo. E domani…. domani è un nuovo giorno. O un giorno nuovo….

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